spac festival
Buona la prima con De Luca, oggi danza con Lucia Guarino
Buona la prima per lo SPAc Festival.
Ha avuto il suono dolce e caldo della chitarra, il primo appuntamento dello SPAc Festival. Ieri sera a Villa Collina, ad aprire i tre fine settimana della rassegna firmata da Teatro del Carro – in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni – è stata Anita De Luca con un suo concerto in versione unplugged, acustica.
La chitarrista catanese è stata accompagnata da Marco Bertino, anche lui alla sei corde, in un viaggio che ha cullato gli spettatori attraverso alcuni brani inediti della stessa protagonista della serata, ma anche molte cover. Alcune di queste ultime, anche piuttosto note.
Di fianco a brani stranieri – De Luca si è anche dilettata con il francese, a lei sconosciuto per sua stessa ammissione, dei Noir desir con “Le vent nous portera” -, comprese anche alcune canzoni sue, come “Snowflake” e “Carry me home”, la siciliana non ha disdegnato pezzi in lingua, qualcuno anche abbastanza famoso. Parliamo di “Mokarta” dei messinesi Kunsertu, che ha emozionato non poco, ma anche di brani forse meno conosciuti ma non per questo di minore impatto come “Senza farsi male” di Fabio Abate e “Calìa” di Sergio Pennavaria.
Spazio ancora per la celebre “Brucia la terra” di Nino Rota – nella versione in siciliano -, per poi tornare, sempre via cover, all’italiano di Neffa con “Passione” e “Insieme a te sto bene” di Battisti.
Anita, anche qui ha voluto inserire, con merito, dei suoi brani, qualcuno pure inedito, come “Con la luna piena”, “Tre ore”, “La vela” e il suo ultimo singolo “Io sono niente” – notevole – con cui ha chiuso il suo concerto.
Complice anche una gradevole atmosfera, in realtà Anita De Luca – insieme a Marco Bertino – non ci aveva messo molto a conquistare il pubblico presente, piacevolmente ammaliato da suoni puliti, e da una voce limpida, semplici come la stessa cantautrice protagonista della serata che ha centrato il colpo così come questa prima serata, magica, dello SPAc festival.
Il programma di SPAc Festival
Questa sera, sabato 10 giugno, SPAc Festival ha in programma un appuntamento con la danza al Teatro Comunale, con la performance “Superstite” con coreografia e danze eseguite da Lucia Guarino. Superstite è una riflessione su ciò che rimane dopo una mutazione, un cambiamento, un evento intenso e si fa carico di una storia che a tratti appare sbiadita o mutilata. Un corpo solo, da solo, esplora le infinite declinazioni del “vuoto che resta”, un continuo riassestamento nel vuoto, vero spazio vitale, come tensione a un possibile esserci.
Superstite è una riflessione su ciò che rimane dopo una mutazione, un cambiamento un evento
intenso e si fa carico di una storia che a tratti appare sbiadita o mutilata. Un corpo solo, da solo,
esplora le infinite declinazioni del “ vuoto che resta ”.
Cosa muove la parte mancante? Quali confini e quali forme prova a ridisegnare? Il corpo superstite racconta un vuoto e sia esso stesso che chi lo osserva sono avvolti da un continuo movimento di indagine su questa mancanza. Un’azione coreografica dove il movimento, tramite di vita, si pone in relazione a una dinamica più grande che appartiene alla costante instabilità e precarietà dello stato di sopravvivenza. Un continuo riassestamento nel vuoto, vero spazio vitale, come tensione a un possibile esserci.
A seguire ci sarà il Dopofestival, con il Dj set di Boss Playa.
SPAc Festival, il South Performing and Acting Festival – Giornata nazionale dell’attore – X edizione, dedicata alla memoria di Pino Michienzi, è organizzato dalla compagnia Teatro del Carro in collaborazione con il Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, e realizzato con il patrocinio della Provincia di Catanzaro e dei Comuni di Badolato (Cz) e Roccella Jonica (Rc), e cofinanziato con risorse FSC Fondo per lo Sviluppo e la Coesione della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura e Otto per mille Chiesa Valdese.