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Dopo la magia dei Satiri di Sieni, l’Antigone secondo Falcone
Ultimo giorno per lo SPAc festival – Giornata nazionale dell’attore X edizione, organizzata dalla compagnia Teatro del Carro Pino Michienzi in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni.
Questa sera, con inizio alle ore 18.00 al Museo Marca ci sarà “Parole e sassi”, l’appuntamento di teatro con l’attrice Renata Falcone, referente regionale del progetto “Antigone”. Si tratta di un laboratorio destinato ai più piccoli, che li vedrà parte attiva nel rielaborare e fare propria la caratteristica del mito di Antigone, la giovane vittima ma allo stesso tempo eroina, capace di sfidare Creonte e le leggi della Polis pur di dare una degna sepoltura al fratello.
Allo spettacolo/laboratorio di Renata Falcone spetta il compito di chiudere quindi la sessione catanzarese dello SPAc festival: la manifestazione si è infatti svolta in tre differenti comuni, Badolato, Roccella Jonica e Catanzaro, proponendo per tre fine settimana altrettanti giorni scanditi, ciascuno, dal teatro, dalla musica e dalla danza.
Per il weekend del Capoluogo, il Teatro del Carro aveva riservato una programmazione d’eccezione: giovedì sera al Marca era stato il turno della delicata raffinatezza di Naomi Berrill, violoncellista irlandese italiana d’adozione, che aveva entusiasmato il pubblico presente nel chiostro del Museo.
I Satiri allo SPAc Festival
Ieri sera, poi, per l’appuntamento con la danza, era stato il Parco della biodiversità, nello specifico il suo teatro all’aperto, ad ospitare la danza dei “Satiri”, ideata e diretta dallo stesso Virgilio Sieni.
Con la musicista Berrill presente in scena – ha suonato dal vivo Bach e brani suoi -, i danzatori Jari Boldrini e Maurizio Giunti hanno esplorato il culto ad Apollo e Dioniso, sintetizzato proprio dalla figura del satiro.
La prima parte della coreografia, con la Suite n.3 di Bach, ha visto i due danzatori confrontarsi e rispecchiarsi appunto come satiro e capro, Dioniso stesso, per cui Giunti ha indossato una testa di caprone molto realistica – dal forte impatto sul pubblico.
I due danzatori sono arrivati dal di fuori dei confini della scena, segnata nel parterre del teatro dal tappeto nero, approfittando della bucolicissima scena naturale fornita dal Parco della biodiversità: i prati adiacenti l’area sono così diventati dei prolungamenti della scena, perfetti per il rincorrersi dei danzatori, un cercarsi e trovarsi, nell’imitazione dei gesti, nei salti, nel supporto reciproco.
Boldrini ha anche preso in braccio Giunti, per trascinarlo su, fino alle gradinate del teatro, nel momento forse più drammatico dell’intera coreografia.
La seconda parte – dismesso il mascherone, unico elemento, in una scena completamente spoglia per quanto piena in egual misura di movimenti e musica -, è stata quasi una naturale evoluzione della prima, un passaggio successivo: sulla Suite n.4, il cercarsi e confrontarsi tra i due ha preso una piega più sensuale, rafforzata dall’incantesimo della danza, in cui fisicità e contemplazione si sono riassunte nel completamento dell’uno nell’altro. Di un’eleganza unica, oltre che geniale.
Il bilancio di SPAc festival
Nella serata, prima che “Satiri” andasse in scena, il direttore artistico di SPAc Festival Luca Michienzi, ha incontrato la stampa per un bilancio di questa edizione della manifestazione. Insieme a lui ci sono stati il presidente della Provincia Amedeo Mormile, e in rappresentanza del settore Cultura della Regione Calabria Fabio Scavo.
«Il Teatro del carro per noi è un grande partner – ha detto Scavo -, una realtà teatrale calabrese che deve necessariamente essere comunicata di più nel contesto calabrese, che deve conoscere maggiormente le realtà presenti sul territorio. La Regione è presente a sostenere gli operatori nel programmare le attività».
«La nostra capacità di aprire i nostri territori a quelle novità verso le quali bisogna approcciare è una necessità – ha affermato Mormile -. La crescita infatti passa attraverso il confronto, e l’arte può certamente essere motivo di crescita».