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Parole e sassi, ultimo atto con il Collettivo progetto Antigone
Il Collettivo Progetto Antigone ha chiuso lo SPAc Festival.
È calato il sipario sulla decima edizione dello SPAc Festival – Giornata nazionale dell’attore, la rassegna della compagnia Teatro del Carro realizzata in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni.
A chiudere il terzo fine settimana, quello in programma nella città di Catanzaro, dopo il concerto di Naomi Berrill e la danza dei “Satiri”, è stato il teatro del Collettivo Progetto Antigone con Renata Falcone in “Parole e sassi” salutare il pubblico dello SPAc. In realtà quella con Falcone è stata una esperienza singolare che ha coinvolto una decina di bambini, tutti giunti al Marca, dove nel chiostro si è svolto lo spettacolo/laboratorio.
“Parole e sassi. La storia di Antigone in un racconto-laboratorio per le nuove generazioni” con la regia di Letizia Quintavalla – che ha mantenuto la direzione artistica del Collettivo Progetto Antigone dal 2011 al 2022 – si divide infatti in due parti: un racconto e un laboratorio. Nella prima parte si racconta ai bambini la storia di Antigone – ideazione e drammaturgia sono di Renata Palminiello, Letizia Quintavalla, Patrizia Romeo, Agnese Scotti, Rosanna Sfragara – nella seconda i bambini vengono chiamati a essere protagonisti.
Mentre prima guardavano l’attrice in scena, adesso possono agire: «Da lì nascono delle cose meravigliose – ha spiegato Falcone – e da lì è nato anche un vademecum poietico che raccoglie alcune delle frasi dei bambini che abbiamo catalogato negli anni, che sono davvero infinite, ed è veramente un libro di studio e di guida, che aprirà la possibilità a dei seminari di studio e a dei laboratori. Perché mettiamo come assunto, prima di tutto, che i bambini sono maestri al teatro».
Prima di iniziare il racconto, infatti l’attrice fa con i suoi piccoli uditori d’eccezione un patto: «Se la storia vi piacerà mi aiuterete a raccontarla ad altri».
«Questo racconto laboratorio nasce come un’idea di teatro ragazzi che è molto diverso rispetto alla classica concezione del teatro ragazzi – ha aggiunto Renata Falcone -. Le nostre regole, la nostra disciplina nel lavoro, sia nel renderlo pubblico che nel lavorarlo deriva da questo: è nato per i bambini delle aule scolastiche e viene portato un po’ fuori perché ci sono dei contesti che comunque lo accolgono bene perché capiscono e sposano l’idea e perché ci sono oggi dei canali anche diversi che ci aiutano anche un po’ a diffonderlo», come lo SPAc festival, per intenderci.
Il Collettivo Progetto Antigone
“Parole e sassi” nasce dal Collettivo Progetto Antigone – nato del 2011 da 20 donne di teatro, di cui Renata Falcone è ad oggi la referente regionale -, con l’idea di partire dalla tragedia di questa figura femminile, emblematica della questione del rapporto tra le donne e il potere.
Avvicinandosi alla storia di Antigone, tutti i ragazzi e le ragazze «potranno prendere da questa storia quello di cui ha bisogno e ne faranno ciò che vorranno e ciò che potranno – spiegano le autrici -. Riteniamo la scuola uno dei momenti più importanti per la formazione della persona e dei cittadini: per questo ogni attrice, dopo aver preparato insieme a tutte le altre Parole e sassi, si è impegnata a portarlo, in autonomia, nelle scuole della propria regione ma anche in biblioteche, centri culturali, cortili, case e in tutti quei luoghi dove ci siano le condizioni logistiche, ma soprattutto poetiche, per raccontare».
«La scelta di andare nelle scuole è anche un modo contingente di far fronte, speriamo in modo temporaneo, ai gravi tagli che la scuola sta subendo e che compromettono fra l’altro, ogni giorno di più, la possibilità stessa di portare i ragazzi a teatro».
SPAc festival prosegue
Lo SPAc festival chiude così, con il Collettivo Progetto Antigone, questa sua prima parte, con i tre fine settimana a Badolato, Roccella Jonica e Catanzaro, fatti di altrettanti appuntamenti di teatro, musica e danza. Ma non finisce qui: SPAc ritorna a settembre, a Badolato, con una appendice dedicata al cinema. Ne riparleremo.