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Rete dei teatri calabresi al via con la magara Cecilia Faragò

Teatro

Rete dei teatri calabresi al via con la magara Cecilia Faragò

L’idea è di creare una rete dei teatri calabresi al fine di ottimizzare i costi e promuovere, dandosi man forte a vicenda per esempio con una “scontistica” dedicata, tutte le programmazioni con una circuitazione apposita. È il PRO.S.A., Professionisti dello spettacolo associati, il progetto promosso dalla Rete dei teatri sostenuti dalla Regione Calabria, che vedrà coinvolta la Fondazione Politeama di Catanzaro, Dracma Teatro di Polistena e il Teatro del Grillo di Soverato, e che è stato presentato questa mattina nel foyer del Teatro Politeama.

La prima programmazione del piano – triennale -, comincerà proprio domani sera e nel giro di un paio di settimane proporrà ben sei spettacoli diversi: quattro saranno al Politeama, uno a Roccella Jonica e uno ancora a Gasperina. Per quanto riguarda il Politeama, si comincerà il 13 aprile con “La magara” di Confine Incerto, il 14 aprile sarà il turno di “Via del Popolo” di Scena Verticale, il 18 aprile ci sarà una matinée con le scuole con “Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo” promosso da Crisi come opportunità, il 19 aprile ci sarà “Bambola. La strada di Nicola” con Gianni De Feo, il 21 aprile ci sarà il musical di Carlo Tedeschi “Mohican” della compagnia Ragazzi del Lago. All’auditorium di Roccella Jonica, domani sera andrà in scena  “Vicini anni luce” del Centro teatrale meridionale, mentre a Gasperina il 21 aprile ci sarà “Aspru Munti” a cura della compagnia Teatro del Carro.

«Onestamente credo sia davvero una bella rassegna» ha detto il direttore generale della Fondazione, Aldo Costa, che ha pure ricordato l’esperienza che lo vide protagonista all’inizio degli anni ’90, insieme ad Antonio Panzarella e Claudio Rombolà ,dei Teatri calabresi associati, che aveva obiettivi simili al Pro.s.a. «Per i prossimi anni – ha detto ancora – ci sarà una programmazione più capillare, su tutte le piazze coinvolte», quindi anche Polistena e Soverato. Come ribadito la rassegna ha dovuto fare i conti con i ritardi della Regione che hanno consentito una sua programmazione solo a dicembre, quando le stagioni teatrali erano già tutte avviate.

«La Calabria – ha affermato Andrea Naso di Dracma – è una di quelle poche regioni, tre o quattro, che non hanno un circuito teatrale sostenuto dal FUS – il Fondo Unico per lo Spettacolo, ndr -. Sarebbe molto bello riuscire a mettere venti, venticinque realtà tutte insieme».

Entusiasta degli eventi in programma si è detto il sovrintendente della Fondazione Gianvito Casadonte che ha voluto soffermarsi sull’appuntamento di giorno 18 aprile, inserito nel progetto Il palcoscenico della legalità portato avanti da Giulia Minoli ed Emanuela Giordano, che vedrà a Catanzaro la partecipazione del procuratore Nicola Gratteri.

Emozionata nel ritornare sul palcoscenico più grande della città – la sua “prima volta” risale al 2010 -, si è detta Emanuela Bianchi che domani sera racconterà la vicenda di Cecilia Faragò, l’ultima donna processata per stregoneria e salvata dal giovanissimo e promettente avvocato catanzarese Giuseppe Raffaeli. «La storia di questa donna coraggiosissima – ha detto l’attrice e regista che porta in giro questo spettacolo dal 2014 -, ancora ci parla, riesce a raccontarci una parte della nostra identità».

All’incontro erano presenti anche Francesco Di Dio Cafiso dei Ragazzi del Lago che ha introdotto il musical Mohican – che al Politeama sarà in prima nazionale -, con i saluti in video del regista Carlo Tedeschi, e il componente per l’Amministrazione comunale del Cda, Salvatore Conforto che, in merito alla rete teatrale ha tenuto a sottolineare:  «Ho sognato il “noi” da sempre. Se riusciamo a mettere da parte “l’io”, faremo grandi cose».

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