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Nastri d’argento, la Calabria candidata ai Premi per le serie

Nastri d'argento 2023

Cinema

Nastri d’argento, la Calabria candidata ai Premi per le serie

Francesco Colella in gara come Migliore Attore protagonista, Daniela Marra come Migliore attrice non protagonista

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Tanta Calabria ai Nastri d’argento Grandi Serie 2023. Archiviata l’ultima edizione dei David di Donatello, con la Calabria che è riuscita a ritagliarsi un suo spazio con il premio come Migliori Effettivi Visivi Vfx per “Siccità” a Marco Geracitano – originario del Catanzarese -, e come Miglior Canzone Originale il reggino Emanuele Triglia – coautore di “Proiettili” per il film “Ti mangio il cuore”, e la candidatura a Migliore attrice non protagonista di Daniela Marra, è tempo già di parlare di Nastri d’argento – con la loro terza edizione dedicata alla serialità -, il riconoscimento a cura del Sindacato nazionale dei giornalisti di cinema.

E anche qui la nostra terra qualche carta se la gioca, soprattutto con la serie Disney+ “The good mothers” diretta da Julian Jarrold ed Elisa Amoruso, Orso d’oro all’ultimo Festival di Berlino. La fiction girata per 6 settimane in Calabria con il patrocinio della Film Commission, anche con attori e professionisti calabresi che hanno lavorato sul set, dimostrando una sempre più qualificata professionalità, è nella cinquina come Miglior serie, ma non solo.

Tra i candidati al Premio come Migliore attore protagonista c’è il catanzarese Francesco Colella che se la giocherà con “pezzi forti” come Marco Giallini, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio ed Edoardo Pesce. Con quest’ultimo, Colella tra gli interpreti di “Christian – seconda stagione” è in gara anche come Miglior serie “crime”. Il ruolo per cui Colella è candidato al Premio come Migliore attore protagonista è quello di Carlo Cosco, il marito ‘ndranghetista di Lea Garofalo (che sullo schermo ha il volto di Michaela Ramazzotti), padre di Denise (Gaia Girace).

The good mothers vanta anche altre due candidature ai Nastri d’argento: quella come Miglior attrice protagonista a Barbara Chichiarelli (che nella serie è Anna Colace, il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria che indaga sui clan calabrese) e quella come Migliore attrice non protagonista a Valentina Bellè che interpreta Giuseppina Pesce, figlia del boss Salvatore.

Anche a questi Nastri d’argento Grandi serie, nella categoria Attrici non protagoniste c’è pure Daniela Marra, già in gara ai David di Donatello con la sua parte in “Esterno notte” di Marco Bellocchio.

Per sapere chi vincerà dovremo aspettare sabato 17 giugno quando si svolgerà la serata finale dell’evento organizzato con la Film Commission Regione Campania. Il restyling del Premio Nastri Serie e la sua realizzazione è del maestro orafo crotonese Michele Affidato.

 

The good mothers

Basato su una storia vera, “The good mothers” ripercorre le vicende di Denise, figlia di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, tre donne che osano contrapporsi alla ‘ndrangheta. Ad aiutarle la pm Anna Colace che, appena arrivata in Calabria, ha un’intuizione: per poter abbattere i clan della ‘ndrangheta, è necessario puntare alle donne. È una strategia che comporta grandi rischi: la ‘ndrangheta è nota e temuta per il suo pugno di ferro e il potere insidioso. “The good mother” segue Denise, Giuseppina e Maria Concetta nel loro tentativo di affrancarsi dal potere criminale e collaborare con la giustizia.

 

I Nastri d’argento Grandi serie

Uno straordinario fenomeno di popolarità come Mare fuori è la Serie dell’anno 2023 ai Nastri d’Argento dedicati alla grande serialità, da domani al voto dei Giornalisti Cinematografici che premieranno i vincitori sabato 17 giugno a Napoli, nella serata finale dell’evento organizzato con la Film Commission Regione Campania. Al voto dei Giornalisti Cinematografici – che si apre domani – il meglio della serialità in trenta titoli 2022-’23 andati in onda entro il 30 aprile 2023: come da 77 anni per i Nastri d’Argento dedicati al cinema i giornalisti premieranno, anche nelle coproduzioni internazionali, esclusivamente i talenti italiani. Nelle “cinquine” vengono inoltre candidati per ogni titolo Produzione, Regia e Sceneggiatura con un’attenzione speciale ad ogni cast artistico e tecnico nella sua coralità.

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