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Carmelo Nicosia, lectio magistralis all’Accademia delle Belle arti

Carmelo Nicosia

Cultura

Carmelo Nicosia, lectio magistralis all’Accademia delle Belle arti

CATANZARO – Carmelo Nicosia, la lectio magistralis all’Aba. Ricordi personali, storie di una carriera lunga e prolifica, riflessioni sul valore documentale della fotografia e sul ruolo del fotografo; Ii tutto condito da una forte dose di emozione. Così, Carmelo Nicosia, fotografo tra i più noti in Italia, nonché fondatore e responsabile della Scuola di Fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Catania, ha dialogato con Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, sulla fotografia, sul suo ruolo nel contesto artistico e sociale, sulla figura del fotografo e di come questa si è evoluta negli anni. Davanti a lui una nutrita platea di studenti e docenti dell’Aba di Catanzaro che hanno seguito la lectio magistralis dell’artista senza lesinare interventi e domande che hanno approfondito i temi di discussione.

Dopo aver ospitato in passato grandi nomi della fotografia, grandi artisti e momenti culturali di spessore; dopo la sfilata realizzata dall’Accademia nei giorni scorsi, le sale del Museo Marca sono tornate così ad accogliere un altro momento di alto valore culturale e artistico, che ha permesso agli studenti e alla città di conoscere da vicino un fotografo che più di tanti altri ha saputo raccontare il Sud, i Sud e alcune delle culture più lontane da quella italiana con un occhio riflessivo, mai giudicante, mai banale, con un linguaggio fatto di continui rimandi tra reportage e arte in cui i due piani si mescolano e si arricchiscono l’uno con l’altro.

La lectio magistralis ha preceduto di qualche ora la cerimonia, tenutasi sempre al Marca, con cui Nicosia è stato insignito della laurea honoris causa dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro in Cinema, Fotografia e Audiovisivo, quale riconoscimento alla sua carriera, agli anni di impegno profuso nell’insegnamento di Fotografia nelle Accademie e nella direzione dell’Accademia di Belle Arti di Catania, agli anni di ricerca sul campo, in viaggio tra l’Europa e l’America del Nord.

«È stata una giornata straordinaria, ricca di emozioni e anche di intensità culturale – ha detto Nicosia al termine della cerimonia pomeridiana -. La risposta dell’Accademia di Catanzaro è stata veramente incredibile: vedere tanti giovani e tanti colleghi è stata per me una grandissima emozione. Per me è un privilegio aver ricevuto questo premio che in qualche modo per me ha un valore anche alla carriera che, iniziata a 16 anni, ancora continua. Volevo ringraziare il direttore dell’Accademia di Catanzaro, Virgilio Piccari, soprattutto l’amico Virgilio, compagno di viaggio e di tante battaglie, anche accademiche negli anni passati. Spero che questa collaborazione personale possa continuare ancora»

Sul ruolo del fotografo contemporaneo, Nicosia ha aggiunto: «Cambia molto il ruolo del fotografo nel terzo millennio. Iniziamo a ragionare sempre di più sull’intelligenza artificiale, sull’assoluta diversità di approccio rispetto ai vari canoni lavorativi. Le vecchie agenzie cedono il passo ai gruppi di lavoro molto più snelli. Le economie al Sud si spostano moltissimo sul lavoro legato all’industria della cerimonia. Il turismo entra fortemente nei concept alberghieri. Studi associati provano a dare al cliente progetti finali complessivi, dalla fotografia al video, alla comunicazione e anche alla gestione dei social. Diciamo che il lavoro del terzo millennio in qualche modo si dovrà dotare di un terzo occhio. Credo che il cittadino comune, ma anche gli studiosi, tartassati e bombardati dalla comunicazione dei vari media, inizino a pretendere, ad anelare, a ragionare su quella che può essere effettivamente una realtà possibile, ammesso che esista, quando viene mediata dalla comunicazione».

«Carmelo – ha spiegato poi Piccari – rappresenta la fotografia italiana. Aver trasferito ai presenti, con questa generosità, quello che è stato il percorso della sua vita professionale, il suo rapporto con la fotografia, gli strumenti che accompagnano il linguaggio della fotografia è un ulteriore momento nel quale diamo un senso concreto al motivo per il quale formarsi all’interno dell’Accademia di Belle Arti possa aprire degli scenari inimmaginabili. Ma la cosa che mi preme sottolineare è quella ulteriore di generosità con la quale Carmelo ci ha garantito una sua frequentazione in forma seminariale, in forma di workshop e in quello che sarà di sicuro il futuro formativo nel settore della fotografia dell’Accademia.

Per l’occasione, il Marca ha ospitato alcune opere dell’artista. Due di queste, due scatti di Nicosia realizzati nel corso del viaggio che lo ha portato a scoprire il Giappone e la sua cultura sospesa tra tradizione e modernità, sono stati donati dallo stesso Nicosia all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

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