Spettacoliamo Off
Italia Danza prima fase, Aterballetto da Praga a Dakar
ROMA – Da Praga a Dakar, dal cuore della vecchia Europa a una delle città più vive dell’Africa, passando per Bruxelles e spostandosi dai Balcani alla penisola scandinava: questa è la prima fase di Italia Danza, in scena dal 28 novembre al 12 dicembre 2023.
Un progetto cosmopolita, affidato al linguaggio universale del corpo, voluto dalla Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale della Farnesina, e interpretato dal CCN/Aterballetto grazie al suo ormai ricchissimo patrimonio di creazioni site specific. Un repertorio contemporaneo che comprende le MicroDanze (brevi creazioni per spazi circoscritti, firmate da coreografi italiani e internazionali), ma anche spettacoli per palcoscenico rivisitati per l’occasione, così da poter essere presentati ovunque.
Italia danza
L’obiettivo di Italia Danza è semplice: valorizzare gli Istituti Italiani di Cultura, luoghi che per eccellenza rappresentano la diplomazia culturale nel mondo, portandovi alcune creazioni dell’unico Centro Coreografico Nazionale del Nostro Paese: il CCN/Aterballetto. Le MicroDanze rappresentano un progetto insolito, raffinato ma al tempo stesso di immediato e facile godimento.
Un percorso suggestivo, caratterizzato da performance di pochi minuti, adattabili a luoghi, siti e contesti diversi, che permettono di attraversare spazi particolari come palazzi storici, musei, stanze e sedi degli Istituti Italiani di Cultura. Abitare i luoghi della diplomazia culturale attraverso esperienze uniche: fruizioni ravvicinate, che mettono lo spettatore intorno e a contatto con il danzatore, generando emozioni e visioni estetiche che non sono possibili negli spazi classici di un teatro.
La Direzione generale della Diplomazia Culturale, nata nel 2022 con l’obiettivo di privilegiare la diplomazia culturale come strumento strategico al servizio dell’interesse nazionale. Si è voluto così ribadire la centralità della promozione culturale nel quadro dell’azione di politica estera italiana, sottolineando il fondamentale ruolo della cultura e della lingua italiana come veicolo di soft power e canale di dialogo tra nazioni e popoli.
Uno dei compiti della nuova Direzione è coordinare le attività degli Istituti Italiani di Cultura all’estero per rendere la promozione culturale uno strumento sempre più efficace di diplomazia pubblica, facendo dialogare il mondo della cultura con il mondo dell’economia, dell’arte manifatturiera e delle scienze.
L’Aterballetto, noto come la maggior compagnia (fuori dalle Fondazioni Lirico Sinfoniche) italiana, attivo da oltre quattro decenni, è diventato nel 2022 un CCN (Centro Coreografico Nazionale), il più rilevante Centro per la danza nel nostro Paese, con compiti di creazione di spettacoli, diffusione della danza all’estero, rappresentanza del Made in Italy più contemporaneo in ambito culturale. Ha sede a Reggio Emilia, ed è una fondazione interamente partecipata da soci pubblici, la Regione Emilia Romagna e il Comune di Reggio Emilia.
Al centro di Italia Danza ci sono dunque performance site specific immaginate per abitare palazzi, sale e auditorium, ma anche piccoli spazi urbani o monumentali. Perfettamente rappresentative del progetto sono le MicroDanze: brevi creazioni che già sono state rappresentate in luoghi fortemente suggestivi come il Museo dell’Acropoli di Atene, il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo di Roma, Les Halles de Schaerbeek a Bruxelles, la Pinacoteca Tosio Martinengo e il Museo di Santa Giulia a Brescia, Capitale Italiana della Cultura 2023.
Tra i coreografi che hanno creato per l’ampio repertorio di MicroDanze, si trovano importanti artisti di fama internazionale quali Angelin Preljocaj, Roberto Zappalà, Norge Cedeño Raffo, Francesca Lattuada, Philippe Kratz, Diego Tortelli e molti altri. Tutti loro si sono confrontati con una sfida non semplice: creare formati da presentare in spazi circoscritti, occupando cortili, corridoi, scaloni, sempre con il pubblico a pochi passi dagli artisti. E ora Italia Danza si propone di trasformare le sedi delle Ambasciate e degli Istituti Italiani di Cultura in spazi sorprendenti e vivi dove scoprire la danza.
Ma non solo: sono stati riadattati per l’occasione spettacoli di repertorio da presentare in saloni di rappresentanza o in auditorium, sollecitando l’attenzione su un aspetto fondante dell’espressione artistica italiana, il contemporaneo, capace di creare nuovi linguaggi e nuovi pubblici.
La prima fase del progetto si svolge negli ultimi due mesi del 2023 tra Europa e Africa, e prevede sei importanti tappe: Praga, Bruxelles, Zagabria, Stoccolma, Londra e Dakar. Nel 2024 e nel 2025 continuerà a irraggiarsi verso nuove destinazioni e nuovi continenti: le Americhe e l’Oriente.
Vedrà nuove importanti creazioni pensate per questa insolita occasione di promozione della cultura italiana nel mondo, attivando tramite la danza, il linguaggio più universale del mondo, occasioni di cooperazione e connessioni diplomatiche.