Musica
Genesis, tutta la loro storia secondo Mario Giammetti
Mario Giammetti racconterà i Genesis al Museo del Rock di Catanzaro che si conferma un punto di riferimento per la storia della musica, nella nostra regione e non solo (qui l’incontro con Michelangelo Iossa per la presentazione del suo “Rino Gaetano, il cantautore venuto dal futuro”).
Anno 1972. Una band pressoché sconosciuta in Inghilterra, loro paese d’origine, viene accolta trionfalmente dal pubblico italiano, che sta allargando i propri orizzonti musicali dopo il fantastico decennio beat. Si trattava dei Genesis, cinque ragazzi che in maniera inconsapevole hanno dato vita a uno dei gruppi più amati del rock cosiddetto progressivo. Sabato 22 aprile, alle ore 18, al Museo del Rock di Catanzaro, la loro storia e il loro percorso da solisti sarà raccontato da Mario Giammetti, il più importante biografo del gruppo.
I Genesis hanno ufficialmente concluso la loro lunghissima carriera un anno fa, con i concerti finali del Last Domino? tour, ma la loro musica, che ha appassionato più di una generazione, vivrà ancora a lungo nella memoria e nel cuore di milioni di fan, garantendosi così un pezzo rilevante nella storia del rock.
Quali Genesis?
Ma quali Genesis? Quelli dell’era progressive con Peter Gabriel frontman, che proprio qui in Italia raccolsero i primi, fondamentali successi? Oppure quelli pop capitanati dalla personalità debordante di Phil Collins?
Secondo una certa scuola di pensiero si tratterebbe virtualmente di due gruppi diversi ma in realtà, pur senza voler negare le evidenti differenze stilistiche, esiste un percorso comune che lega tutta la discografia della band inglese, dagli acerbi esordi di From Genesis To Revelation al dark pop di Calling All Stations, passando per pietre miliari del progressive rock come Foxtrot, opere rock come The Lamb Lies Down On Broadway e smash hit come Invisible Touch. Come ad esempio la forza melodica, la raffinatezza armonica, le ritmiche innovative, i testi a volte colti, altri diretti, ma (quasi) sempre di livello.
I Genesis, poi, hanno avuto la determinazione di cambiare pelle quando hanno ritenuto esaurito un filone, e di questo gli va dato atto. Hanno portato sui palchi dei loro tour, almeno fin quando sono stati attivi anche in studio di registrazione (ossia prima della reunion del 2007), in gran prevalenza materiale di recente composizione, in controtendenza rispetto alla maggior parte dei gruppi loro coevi, irriducibili specialisti del revival.
Soprattutto, hanno rivelato al mondo una somma di individualità che non ha eguali nella storia del rock, nemmeno tra gruppi ben più famosi di loro: se Peter Gabriel e Phil Collins sono tra le rockstar più importanti di sempre, meritano profondo rispetto anche le carriere individuali di Steve Hackett, Mike Rutherford (a capo del progetto Mike & The Mechanics), Tony Banks e anche il primo chitarrista Anthony Phillips.
Genesis, chi è Mario Giammetti
Mario Giammetti, nell’incontro del Museo del Rock di Catanzaro, moderato dal patron del Museo Piergiorgio Caruso, con il supporto del giornalista Giuseppe Panella, ci parlerà in un incontro di tutto questo e di tanto altro. Mario Giammetti è il giornalista che, nel mondo, ha scritto sui Genesis di più in assoluto: con una carriera ultratrentennale di critico musicale alle spalle (ha scritto per Ciao 2001, Rockstar, Jam e Classic Rock che sono tra le riviste con le quali ha collaborato più assiduamente).
Di grande rilievo internazionale i suoi libri, circa una mezza dozzina di libri, dedicati ai Genesis (due dei quali in lingua inglese) e persino di più sui solisti: dopo un volume su Peter Gabriel (Arcana 1999), si è infatti buttato in un’avventura unica al mondo, un libro per ciascuno dei membri dei Genesis (compreso l’ultimo cantante Ray Wilson), per creare una sorta di enciclopedia in sette volumi sottotitolata “Genesis Files”.
Inoltre c’è da dire che Mario Giammetti è anche il fondatore e il direttore responsabile della pubblicazione dal titolo “Dusk”, l’unico magazine al mondo sui Genesis del quale, a partire da 32 anni fa, dal marzo 1991 per essere precisi, ha pubblicato regolarmente 103 numeri.