Cultura
“Custodire il corpo e la mente”, storia di una rinascita
La food blogger Carmelita Tornello racconta nel suo primo libro la sua esperienza oncologica e la forza per risalire attraverso questa raccolta di ricette sane e gustose
Spettacoliamo.it si occupa poco di libri. È una scelta editoriale precisa, che però non disdegna qualche strappo alla regola. In questo caso, l’obiettivo ci è sembrato superare ogni motivazione contraria: siamo dalla parte delle donne, e poco importa se “Custodire il corpo e la mente” c’entra quasi nulla con le pratiche performative: è una vera opera d’arte in tutto e per tutto, e questo ci basta. Buona lettura! *
CATANZARO – Sui social la trovate come @unpizzicodipeperosa. È Carmelita Tornello, catanzarese, ma da più di qualche anno trasferita a Catania, che si diletta con successo tra fornelli – più forni, in realtà -, e fotografia, con risultati sorprendenti sia per gli occhi che per il palato. In questi giorni è uscita la sua prima raccolta “Custodire il corpo e la mente. Ricette sane ed equilibrate”, edito da Tecniche Nuove con prefazione di Federica Constantini, ma non si tratta di un semplice ricettario come i tanti che circolano in rete e nelle librerie.
“Custodire il corpo e la mente” è figlio di un trauma, di un’esperienza che accomuna tante, troppe donne e della forza trovata per rinascere a nuova vita. Carmelita ha infatti avuto tre anni fa un tumore al seno: lo shock iniziale le aveva lasciato un malessere che non la abbandonava e, anzi, l’ha quasi completamente bloccata nel momento in cui, superati interventi e terapie, è avanzata l’ipotesi che la malattia potesse essere tornata. Così non è stato per fortuna, ma in quel momento Carmelita ha capito che la forza per rialzarsi l’avrebbe avuta oltre che dalla sua bellissima famiglia, anche dalle sue passioni. La cucina e la fotografia, appunto.
E allora, perché non unire questa drammatica esperienza al suo stesso antidoto, in un volume utile non solo per una nuova alba personale, ma anche per le altre donne, per sensibilizzare alla prevenzione e al rispetto del proprio corpo, “un tempio” come diceva San Paolo? Ecco allora 58 deliziose ricette tutte a base di farine non raffinate, frutta fresca e frutta secca, legumi, spezie, miele e sciroppo d’agave, dalla colazione ai primi e secondi piatti, ai contorni, alle merende e ai dessert, anche per le occasioni speciali, senza dimenticare qualche tisana dalle molteplici proprietà. E insieme anche il racconto, molto forte, della sua esperienza personale.
Per realizzare Custodire il corpo e la mente, Carmelita ha voluto con sé le tre professioniste – manco a dirlo, tutte donne -, che l’hanno accompagnata in questo percorso in salita. Nel libro infatti trovano spazio gli interventi della nutrizionista Rosy Zampogna – sull’importanza della frutta e verdura di stagione, sui menù salutari e sul piatto bilanciato, con semplificativi grafici su proprietà e benefici di spezie e ortaggi -, della psico-oncologa e psicoterapeuta Sonia Tiziana La Spina – sulla cura di sé, del corpo e dell’anima -, del direttore di Oncologia medica del Cannizzaro di Catania Giusy Scandurra, sull’importanza della prevenzione.
Custodire il corpo e la mente, il racconto di @unpizzicodipeperosa
Quanto coraggio ci vuole per raccontare questi aspetti così intimi della propria vita, per esporsi così? «Parecchio. Ho raccontato la mia storia, mi sono messa a nudo. Ho superato uno scoglio enorme che è la mia timidezza, perché credo molto in questo progetto – spiega @unpizzicodipeperosa -. Mi rivolgo proprio alle donne, alle mamme, alle figlie, alle nonne: se anche solo una di loro leggendo il mio libro si prendesse del tempo per prenotare una visita, mi sentirei di aver fatto qualcosa di buono. E quindi ben venga che io abbia superato la mia timidezza e mi sia messa così a nudo, raccontando una parte così intima e profonda di me. Non è stato facile».
«Con questo libro ho cercato di rafforzare le informazioni su quanto siano importanti stili di vita corretti per evitare di ammalarsi, e dare informazioni per diffondere la cultura della prevenzione – aggiunge la food blogger -. Ringrazio immensamente le dottoresse che mi hanno appoggiato in questo progetto, che mi hanno accompagnato nella fase più critica di questa mia esperienza: hanno dato anche il loro apporto scientifico al libro, sottolineando proprio l’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce, della cura e del sostegno».
«Succede ancora adesso di sentirmi dire da alcune donne che hanno paura di prenotare la visita, che hanno paura di andare a fare l’ecografia: in realtà si deve avere paura a restare a casa – continua -. Si deve capire che fare prevenzione ci permette di identificare la malattia nelle prime fasi, quelle iniziali, che è fondamentale per poter intervenire tempestivamente».
Cosa ha provato la prima volta che ha stretto Custodire il corpo e la mente tra le mani, finito? «Sono scoppiata a piangere ancora prima di aprirlo. È stato un pianto liberatorio, di gioia – confessa Carmelita -. Ho provato tante emozioni contrastanti. Sfogliandolo ho rivissuto gli ultimi tre anni della mia vita, mi sono rivista dal primo momento in cui ho scoperto di avere il tumore, al mio crollo psicofisico, e poi mi sono rivista rinata. Credo che se non avessi superato queste fasi, se non avessi vissuto queste parti della mia vita, non sarei quella che sono adesso: sicuramente mi sento una persona migliore rispetto a come ero prima».
«Ho lavorato a questo libro dopo essere entrata nuovamente in sala operatoria – racconta –, ho lavorato proprio nel periodo di attesa dell’esame istologico, e non è stato per niente facile: però già mi sentivo molto più forte rispetto a un anno e mezzo prima, quando avevo scoperto di avere il tumore, perché ero già seguita, avevo già iniziato il mio percorso con la psicologa e questa cosa mi ha aiutato tantissimo. In quel periodo mi sono concentrata sul presente, e il risultato l’ho avuto nelle mani, in quel momento. Quello era un pianto liberatorio, perché ce l’avevo fatta. E ne sono veramente contenta».
Ci sarà una presentazione del libro a Catanzaro? «Lo spero. Catanzaro lido è il mio porto sicuro, lì vivono i miei genitori, mio fratello, mia sorella, le mie nipoti, le mie amiche più care. Non appena posso cerco di trovare del tempo per poter trascorrere dei giorni lì, sempre – conclude l’autrice di “Custodire il corpo e la mente” -. Il 26 ottobre presenterò il libro a Catania, e dopo la “prima” ci saranno una serie di altri appuntamenti, anche in Calabria: mi piacerebbe poter dire di aver presentato il libro anche a Catanzaro, mi farebbe davvero felice».
Carmen Loiacono
*L’articolo è publicato anche su CatanzaroInforma.it